04 Mar Merci beaucoup Jean Louis!
Parliamoci chiaro, le cose belle costano.
D’altra parte ce lo
ripetono da tempi immemori: chi bello vuole apparire un poco deve
soffrire. La stessa regola vale per l’arredamento dove chi soffre è
ovviamente il nostro portafogli.
Ma una buona notizia c’è ed è che,
personalmente, credo bastino pochi pezzi (per cui vale la pena
soffrire) a conferire carattere ed originalità ad uno spazio.
Tipo le lampade. Tipo le Jieldé lamps.
Francesi, 100% industriali,
ideate negli anni ‘40 dal designer Jean Louis Domecq, venivano
utilizzate come lampade da lavoro nelle fabbriche, dove il loro essere
snodabile e direzionabile risultava del tutto funzionale. Nessuna
originaria pretesa estetica, quindi, ma solo sostanza e anche un pizzico
di innovazione dato che i tipici snodi che le caratterizzano sono privi
di cavi elettrici.
In base al numero di braccia assemblate diventa
più lunga o più corta, più alta o più bassa, la si trova in versione
applique e da terra dove dischi freno fungono da piantana.
Prezzi: Si va dai 300€ dell’applique ai 1800€ della doppia piantana.
Accostamenti: La versione applique è sicuramente quella che più si presta agli utilizzi creativi, sui fianchi del letto al posto delle solite abat-jour; sopra lo specchio di una toilette; sul soffitto di una cucina a scendere verso il tavolo da pranzo e via dicendo seguendo i suggerimenti della propria immaginazione.
Larold
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Photo credits: Pinterest, NeoRetrò